Come educare un cucciolo di gatto appena arrivato a casa?

di redazione
educare un cucciolo di gatto

Educare un cucciolo di gatto appena arrivato non è facile. Giorno dopo giorno vi renderete conto di quanto tempo e quante cure richieda la costruzione del rapporto per una serena convivenza da “coinquilini”. L’educazione del gatto, come per moltissimi altri animali, va concentrata nel periodo appena successivo all’adozione, quando è cucciolo. Questo non significa che l’educazione si esaurisca con la crescita perché il rapporto continuerà ad evolvere giorno dopo giorno, per tutta la vita. Le basi della convivenza, in ogni caso, vanno dettate non appena il cucciolo arriva in casa perché certe “questioni” vanno chiarite subito. Ebbene, le questioni da mettere in chiaro sono dieci e le abbiamo raccolte in questo semplice ma approfondito decalogo.

1.       Dove si mangia e quando: educare un cucciolo di gatto parte dalla sua salute

La pappa non è un gioco ma il gatto questo lo sa per istinto. Essendo un animale territoriale avrete modo di notare che è anche molto esigente in fatto di cibo per cui potrebbe rifiutarlo anche solo se la ciotola è sporca.

2.       Gli spazi in cui il cucciolo può e non può stare

Se uno spazio è off limit deve essere inaccessibile al gatto. Il cucciolo vorrà conoscere l’ambiente e curiosare per cui ciò che non deve toccare non lo deve poter raggiungere.

3.       Dove si gioca?

C’è un posto, un modo e un tempo per giocare. L’importante è che si faccia. Pensate anche che il gatto è perfettamente in grado di giocare anche da solo, purché abbia qualcosa con cui farlo. Educare un cucciolo di gatto appena arrivato richiede tutto l’affetto e la comprensione per il cambio di vita che questo vive.

4.       Bisogni e necessità

Ogni bisogno del gattino deve avere una specifica risposta. Per educare il cucciolo di gatto occorre farlo sentire in un ambiente ospitale e che possa reputare la sua tana. Per far questo basta avere la risposta ad ogni bisogno posizionata al punto giusto e in modo che sia facile da raggiungere. Cibo, acqua, gioco, igiene e nanna. Il gatto non chiede nulla di più.

5.       Oggetti del padrone

C’è una linea sottile da giocare con i calzini del padrone e fare danni. Sebbene alcuni non possano essere evitati, per altri è meglio adottare qualche forma di prevenzione. Banditi alberi di Natale instabili, oggetti delicati poggiati sul ciglio di un mobile, cibo e pericoli in bella vista. Un esempio? Se tenete molto al vostro divano, all’arrivo del cucciolo ponete un telo di protezione per quando lo userà per limarsi le unghie.

6.       Oggetti del gatto

Gli oggetti che il cucciolo di gatto deve possedere non sono molti. Basta avere qualche giochino, due ciotole in acciaio, un collarino, una lettiera ed una cuccia. Il gatto mangia crocchette o scatoline, si pulisce da solo e fa i suoi bisogni nella lettiera. Non necessità di particolari attrezzature.

7.       Letti e divani

Questo punto riguarda anche altri punti già trattati. Il punto è questo: vi sta bene che il gatto salga sul divano o sul letto? In caso negativo stabilite da subito che certi posti sono “No!” con decisione e costanza finché, almeno in vostra presenza, il gatto cesserà di accedervi. Se la cosa non vi crea problemi adottate i giusti accorgimenti per il pelo e per l’eventualità che possa rovinarli con le unghie. Non è meglio dotarlo di un tiragraffi?

8.       Tavoli e superfici di arredo

Come per letti e divani il cucciolo di gatto deve avere chiaro da subito quali sono i posti in cui è libero di girare. Per un padrone è difficile far rispettare certe regole perché i gatti tendono a cambiare comportamento molto radicalmente in assenza del padrone. Se una cosa vogliono farla, la faranno.

9.       Finestre e pericoli

Attenzione massima a finestre e porte che conducono su strade trafficate o pericoli. Il cucciolo di gatto deve imparare a riconoscerli perciò per evitare suoi gesti impulsivi che potrebbero costargli la vita, adottate qualsiasi accortezza possibile per proteggerlo da incidenti domestici così banali e così drammatici.

10.    Affetto e limiti

Se il cucciolo vi mordicchia i piedi ma esagera e vi fa male non esitate a farglielo capire. Il gatto comprende quando il vostro tono di voce è risentito, arrabbiato o minaccioso per cui un severo e deciso no, in alcuni casi, può bastare. Evitate di mostrarvi eccessivamente minacciosi, tuttavia, perché il gatto è un predatore per natura. Se si sente minacciato o irritato ha tutte le sue ragioni per attaccare.

 

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