Il trasporto dei cani sui mezzi pubblici è un vero e proprio inferno burocratico per il quale occorre armarsi di tanta pazienza. Non tutti i trasporti pubblici locali sono al passo con i tempi e, se da un lato la legge punisce i padroni per maltrattamento e abbandono, dall’altra non mette gli stessi nelle condizioni di potersene prendere cura opportunamente. Il trasporto dei cani sui mezzi pubblici è una questione spinosa per via dell numerose lacune legali di cui è caratterizzato. Speriamo la situazioni cambi presto e nel frattempo vediamo come funziona attualmente in Italia.
La discrezionalità degli autisti sul trasporto dei cani sui mezzi pubblici: una vergogna
Sugli autobus cittadini solitamente il trasporto del cane è ammesso a discrezione dell’autista che stabilisce di volta in volta se potete salire. Il cane deve essere tenuto al guinzaglio e indossare una museruola, anche se si tratta di un innocente barboncino nano. Questo perché potrebbe essere pericoloso per l’incolumità degli altri viaggiatori per cui le società di trasporto declinano qualsiasi responsabilità. Se avete un cane di taglia media vi troverete a sperare in un “Sì” ogni volta che prenderete l’autobus, perché per qualche autista il cane è ammesso e per altri vi troverete sbattuto in faccia un secco “NO”.
Autobus pubblici e comportamenti ammessi
Sugli autobus pubblici solitamente non è richiesto il pagamento di un biglietto specifico. I padroni preferirebbero di gran lunga pagare un biglietto anziché vivere con il continuo senso di incertezza. Quando siamo in giro con il nostro cane non sapere se possiamo salire o meno su un autobus è un vero e proprio disagio. In città sarebbe preferibile optare per orari non troppo affollati ed essere certi che il nostro cane sia abituato a viaggiare in bus. Se siamo certi della tranquillità del nostro Fido agli autisti non interessa nulla. Loro sono persone come noi e potrebbero non essere amanti degli animali Insomma, per il trasporto dei cani sui mezzi pubblici cittadini la risposta è un grosso interrogativo. Dipende dalla città, dalle condizioni di trasporto e dal buon senso dell’autista. Assurdo, vero?
Il trasporto dei cani sui mezzi pubblici come treni e autobus interurbani
Qui la questione si complica e può diventare un vero e proprio dramma che abbiamo sperimentato sulla nostra pelle. I cani di piccola taglia sono bene accetti ovunque, a patto che siano regolarmente iscritti all’anagrafe canina, chippati e vaccinati oltre ad essere ermeticamente rinchiusi nel trasportino. In questo modo il cagnolino viaggia gratis e senza troppi rifiuti o nasi storti. Il problema si pone quando il cane pesa sopra gli otto/dieci chili per cui ci sono delle complicazioni.
La legge e le regole aziendali per il trasporto dei cani
Innanzitutto la legge nazionale vieta il trasporto dei cani nelle tratte notturne, anche se l’azienda ne ammette la salita a bordo. Per i cani di taglia media e grande su Trenitalia c’è una tariffa scontata aggiuntiva al costo del biglietto del padrone. I biglietti regionali e Intercity si acquistano anche dalle macchinette ed il cane paga solitamente la metà. Deve salire con museruola, libretto sanitario e guinzaglio. In alcuni casi i capotreno sono felici di avere un cane a bordo ma in altri gli stessi diventano intolleranti e davvero indisponenti.
Per gli autobus il dramma si moltiplica perché non esiste una legge per i cani di taglia medio grande. Dovrete tutte le volte trattare con l’autista per farvi salire, assicurandolo che non creerete problemi ai viaggiatori e al bus. Ogni volta vi troverete con la stessa incertezza dei bus urbani per cui vi chiederete preoccupati se vi faranno salire o meno, anche quando avete pagato il biglietto. Orribile ed inaccettabile.
Aereo e nave: viaggiano sedati e pagando il triplo
Qui tutto dipende dall’azienda e dalle condizioni di trasporto. I cani in aereo vengono sedati e disposti in stiva ma è un modo di farli viaggiare che troviamo molto pericoloso, soprattutto per cani che non godono di ottima salute. Il prezzo per il trasporto di cani su aerei e navi è molto elevato e spesso ci induce a rinunciare. Sembra assurdo ma con tutta l’inciviltà a cui assistiamo in viaggio non si riesce a trovare un modo legale e condiviso per il trasporto dei cani. Siamo polemici riguardo l’argomento del trasporto dei cani sui mezzi pubblici perché in Italia c’è davvero tanto lavoro ancora da fare e perché le compagnie di viaggio assumono comportamenti anacronistici e arroganti.